Crisi: aumentano separati in casa, e l’odio puo’ accendere miccia violenza
Associazione avvocati matrimonialisti italiani, una coppia su tre per ragioni econimiche vive sotto stesso tetto
Roma, 14 giu. – (Adnkronos) – Crescono i divorzi e le separazioni, una coppia su tre in Italia si divide per diversi motivi tra cui la crisi e proprio quest’ultima e’ il motivo dell’aumento dei separati in casa: coppie ‘scoppiate’ che pero’ non si possono permettere di vivere in case diverse e di pagare avvocati e mantenimento. “Le separazioni in casa sono un fenomeno molto antico in Italia – ha detto all’Adnkronos Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione avvocati matrimonialisti italiani – C’e’ anche un film del 1986, ‘Separati in casa’ di Riccardo Pazzaglia, che descrive, anche se in versione commedia, la vita di due coniugi che decidono di separarsi ma di continuare a vivere sotto lo stesso tetto”.
“Attualmente quello dei separati in casa – ha sottolineato Gassani – e’ un fenomeno legato strettamente alla crisi economica, anzi e’ direttamente proporzionale alla crisi, e non e’ quantificabile dato che non emerge nell’immediato ma solo nel caso in cui i figli, con il passare del tempo, lo raccontino a scuola o agli amici, o uno dei due della coppia inizia un’altra storia. Possiamo dire comunque che una coppia su tre si separa – ha precisato Gassani – e che una percentuale, in crescita, data la mancanza di denaro per avvocati o per il mantenimento, decide, gioco forza, di vivere sotto lo stesso tetto ma con vite separate: stanze separate, amici separati, vacanze separate, storie separate. Il vivere da separati sotto lo stesso tetto colpisce in particolare il ceto medio e famiglie in situazioni economiche precarie, alle quali una separazione darebbe il colpo di grazia”.
“Certo che vivere separati in casa puo’ innalzare la tensione nella coppia – ha continuato Gassani – i due non si sopportano, non si amano anzi si odiano e con l’odio si puo’ arrivare all’atto di violenza, si puo’ accendere una miccia e far esplodere la violenza appunto”. (segue)
(Adnkronos) – Dello stesso avviso dell’avvocato Gassani e’ anche Francisco Mele, psicoterapeuta della famiglia e criminologo: “Le separazioni creano nuovi poveri, sappiamo di padri o madri costretti a vivere in auto perche’ non possono permettersi una casa in affitto – ha detto Mele – Sono costose, per questo magari la coppia finisce con il vivere nella stessa casa ma in regime di separazione: una situazione che crea non pochi problemi e che in casi estremi può portare alla violenza”.”C’e’ un altro aspetto pero’ da non sottovalutare – ha sottolineato Mele – chi nella coppia che si separa decide di rimanere nella stessa casa per controllare l’altro, per controllare il nemico ed intervenire con un atto estremo di violenza. Il nemico serve a compattare la propria identita’ e soprattutto a giustificare il proprio fallimento: si innesca cosi’ una guerra che in realta’ nessuno vince e che va avanti senza sosta. Il problema piu’ grave e’ la presenza di figli che solo quelli che pagano di piu’ di tutti in una situazione cosi’ grave e che prima o poi si vendicheranno”.