Dalle api alle rose: Amare i nemici?

DALLE API ALLE ROSE

BIMESTRALE DEL MONASTERO AGOSTINIANO SANTA RITA DA CASCIA N° 2 MAR-APR 2018

L’amicizia è un tesoro prezioso di cui non si può fare a meno”. Chiude così la nostra piacevole chiacchierata il dottor Francisco Mele, psicologo e psicoterapeuta esperto di relazioni e famiglia. Dalla doppia anima italiana ed argentina, Francisco Mele nasce nel 1950 a Valsinni, in Basilicata. Studia a Buenos Aires laureandosi nel 1976 in psicologia all’Università del Salvator diretta dai Gesuiti e nel 1984 consegue il dottorato di ricerca all’Università di Belgrano. Diviene poi docente nell’Università e nel “Colegio del Salvador”, dove per dieci anni tiene la cattedra di psicologia prima appartenuta a Papa Bergoglio. In Argentina lavora inoltre in ospedali psichiatrici, carceri e istituti minorili. In Italia, dove è didatta, psicanalista e docente di sociologia della famiglia, dirige dal 1986 l’Istituto della Famiglia del CeIS-Centro Don Picchi ed docente presso l’Istituto “Progetto Uomo” all’Università Pontificia Salesiana. Iniziamo dal concetto di nemico. “Nel mio libro, che si intitola ‘Mio caro nemico’, parto da ciò che diceva Derrida sull’amicizia, ho scritto  che ‘si ama il nemico e si odia l’amico, perché l’amico può tradirci, mentre il nemico non ci tradisce mai’. Questi paradossi rivelano che ognuno ha bisogno di un altro.In questo senso il nemico può diventare l’organizzatore esistenziale di chi attraverso di lui riesce a dare un senso alla propria vita, a giustificare i difetti, le crisi, l’infelicità. Lo vediamo nelle coppie che si trasformano in nemici che vivono sotto lo stesso tetto e non si lasciano perché hanno necessità di giustificarsi sull’altro. Insomma il nemico ha il suo ruolo, ma l’amicizia è importante, perché una vita senza amici è una vita arida”.
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