Il popolo di San Gennaro

in Forum Italicum: A journal of Italian Studies, 2018

Abstract

La ricerca parte da un esame del popolo di San Gennaro, a Napoli, come garante della costruzione sempre in divenire dell’identità napoletana, secondo la Teologia del Popolo sviluppata dai teologi e filosofi argentini Lucio Gera, Justino O’Farrell e Juan Carlos Scannone.

Il popolo possiede una conoscenza, una razionalità, anche se non teorico-scientifica, che si esprime mediante le celebrazioni liturgiche, le feste religiose, le processioni. Facendo riferimento alla prospettiva mnemostorica (Jan Assmann), San Gennaro è una figura della memoria e non della storia.

Applicando la lettura bio-politica elaborata da Michel Foucault, nel culto di San Gennaro, durante la cerimonia delle feste dedicate a San Gennaro, trovano fondamento e legittimazione la Chiesa, lo Stato rappresentato dalle sue istituzioni e il popolo napoletano. Paradossalmente anche la camorra cerca una legittimazione per imporre il suo proprio predominio, nonostante che la sua pretesa venga respinta e condannata sia dallo Stato che dalla Chiesa.

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Dalle api alle rose: Amare i nemici?

DALLE API ALLE ROSE

BIMESTRALE DEL MONASTERO AGOSTINIANO SANTA RITA DA CASCIA N° 2 MAR-APR 2018

L’amicizia è un tesoro prezioso di cui non si può fare a meno”. Chiude così la nostra piacevole chiacchierata il dottor Francisco Mele, psicologo e psicoterapeuta esperto di relazioni e famiglia. Dalla doppia anima italiana ed argentina, Francisco Mele nasce nel 1950 a Valsinni, in Basilicata. Studia a Buenos Aires laureandosi nel 1976 in psicologia all’Università del Salvator diretta dai Gesuiti e nel 1984 consegue il dottorato di ricerca all’Università di Belgrano. Diviene poi docente nell’Università e nel “Colegio del Salvador”, dove per dieci anni tiene la cattedra di psicologia prima appartenuta a Papa Bergoglio. In Argentina lavora inoltre in ospedali psichiatrici, carceri e istituti minorili. In Italia, dove è didatta, psicanalista e docente di sociologia della famiglia, dirige dal 1986 l’Istituto della Famiglia del CeIS-Centro Don Picchi ed docente presso l’Istituto “Progetto Uomo” all’Università Pontificia Salesiana. Iniziamo dal concetto di nemico. “Nel mio libro, che si intitola ‘Mio caro nemico’, parto da ciò che diceva Derrida sull’amicizia, ho scritto  che ‘si ama il nemico e si odia l’amico, perché l’amico può tradirci, mentre il nemico non ci tradisce mai’. Questi paradossi rivelano che ognuno ha bisogno di un altro.In questo senso il nemico può diventare l’organizzatore esistenziale di chi attraverso di lui riesce a dare un senso alla propria vita, a giustificare i difetti, le crisi, l’infelicità. Lo vediamo nelle coppie che si trasformano in nemici che vivono sotto lo stesso tetto e non si lasciano perché hanno necessità di giustificarsi sull’altro. Insomma il nemico ha il suo ruolo, ma l’amicizia è importante, perché una vita senza amici è una vita arida”.
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ATTACK MECHANISMS IN PSYCHOLOGY – MECANISMOS DE ATAQUE EN PSICOLOGIA

ATTACK AND DEFENSE MECHANISMS IN PSYCHOLOGY

MECANISMOS DE ATAQUE PSICOLOGICOS

 

FRANCISCO MELE
Basic psychopathology
Publication of 16 April 2012
THE PERSONAL WEAPON ARSENAL
Traduzione di Paola Costa
In the following pages we will develop some concepts that will be treated in greater detail in the following chapters, which are a continuation of “My Dear Enemy: the Daily War in Families and institutions” for a project on the analysis of interpersonal conflicts. Why do we consider defense mechanism and forget attack mechanisms? If someone defends himself it is because someone else attacks. Attack and Defense mechanisms should be read in the framework of the theory of interpersonal polemology.
Psycho-pathology bases its premises on descriptions of clinical frameworks based on defense types that predominate in one of the other case. In a neurotic context what predominates are removal, reactive formation, displacement and condensation, rationalization or intellectualization. In cases of serious personality troubles, one sees scission, projection, idealization, if not denial and the rupture between the self and the reality principle.
Why does one consider defense mechanisms and forget attack mechanisms? If someone defends himself it is because someone else attacks. In the field of biology, one studies both the mechanisms of pathogenic agents which attack the immune system of a subject, and the defense mechanisms that an organism puts into action to protect its own integrity. In the field of psychology it is more difficult to distinguish attack from defense mechanisms.
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DELITTO IN TEMPO DI FACEBOOK

FRANCISCO MELE

Il delitto avviene all’interno del contesto dei social networks, in particolare di facebook: tutto un mondo del quale non conosciamo le conseguenze pratiche circa l’uso di tale mezzo. Questo delitto si è costruito intorno a facebook.

L’uccisione di Carmela costituisce il centounesimo “femminicidio” del 2012. La polemologia del quotidiano che si materializza in ambito familiare si presenta come l’eruzione di un vulcano affettivo senza argini, una vera emergenza dei sentimenti.

Il delitto avviene all’interno del contesto dei social networks, in particolare di facebook: tutto un mondo del quale non conosciamo le conseguenze pratiche circa l’uso di tale mezzo. Questo delitto si è costruito intorno a facebook.

Lucia e Samuele si erano conosciuti attraverso facebook.

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IDENTITA’ E RICONOSCIMENTO

La teoria del riconoscimento

FRANCISCO MELE

Charles Taylor sostiene che esiste un legame fra riconoscimento e identità. La nostra identità è plasmata in parte dal riconoscimento o dal mancato riconoscimento o, spesso, da un misconoscimento da parte di altre persone, per cui un individuo o un gruppo possono subire un danno reale se le persone o una società che lo circondano gli rimandano una immagine di sé che lo umilia; il non riconoscimento è una forma di oppressione che imprigiona una persona in un modo di vivere impoverito. Continua a leggere

SUICIDI DALL’ALTO
La salvezza dal balcone

di Francisco Mele

25-04-12

Oppresso dai debiti si lancia dall’ottavo piano – Tragedia nel quartiere del Vomero a Napoli. Un agente immobiliare padre di due figli – di 9 e 14 anni – si è suicidato perché angosciato dai problemi economici. Il giorno prima aveva già tentato il suicidio ma era stato salvato da poliziotti allertati dalla moglie. “Non ce la faccio più” aveva detto agli uomini che lo avevano fermato mentre tentava di lanciarsi da un ponte: era stato trovato su di un costone della collina di Posillipo, proteso verso il vuoto, con gli occhi chiusi. Continua a leggere

LA FUNZIONE DEL NEMICO

FRANCISCO MELE

IL NEMICO :

-SERVE A COMPATTARE L’IDENTITà DELL’INDIVIDUO E/O DEL GRUPPO
-PERMETTE DI GIUSTIFICARE IL PROPRIO FALLIMENTO
-IMPEDISCE DI VEDERE IL PRECIPIZIO

2010
Il concetto di polemologia rimanda alla tesi di Hobbes della guerra di tutti contro tutti.
Questa formulazione deve essere precisata in quanto il termine “guerra” ha subìto delle trasformazione di significato. Il significato più ovvio di guerra rimanda al conflitto fra stati, fra eserciti regolari ed eserciti irregolari, o – definita come guerra civile – fra conflitti all’interno di uno stesso stato.
Se la follia – come sostiene Lacan – fa parte dell’essenza del soggetto, in questa linea tracciata da Foucault è la guerra a costituire l’essenza dell’uomo.

La politica è la guerra continuata con altri mezzi. Tale affermazione è stata rovesciata da Clausewitz, che scrive che la guerra non è che la prosecuzione della politica.
Questo ripristino del valore della guerra come rapporto originario tra gli esseri umani dal quale deriva l’organizzazione politica – possiamo aggiungere l’organizzazione economica -, l’organizzazione giuridica e in generale tutte le istituzioni costitutive della società, rappresenta il concetto attraverso cui intendo sviluppare la polemologia familiare, ossia analizzare i rapporti di forza, di tensione, di lotta per il dominio che sono alla base dell’organizzazione familiare.

Siamo dunque in guerra gli uni contro gli altri; un fronte di battaglia attraversa tutta la società, continuamente e permanentemente, ponendo ciascuno di noi in un campo o nell’altro. Non esiste un soggetto neutrale. Siamo necessariamente l’avversario di qualcuno” .
Questa idea di concentrare negli apparati dello Stato il controllo e la gestione della violenza non ha significato l’eliminazione della violenza. Il diritto e la politica come mediazione dei rapporti di tensione tra gruppi, istituzioni ecc. sono le strutture migliori per mediare ed evitare lo scontro fisico fra gli individui, ma non sono tuttavia esaustive della violenza tra individui. Continua a leggere

SUICIDI E OMICIDI
due facce della crisi

30-04-12
di Francisco Mele

Da quando è cominciata la crisi attuale alla fine del 2008, viene registrato un numero significativo di suicidi e di omicidi: i primi si verificano per la grande maggioranza nell’ambito maschile; i secondi, soprattutto realizzati da uomini, si appuntano a donne.
Un tale numero di morti, su due diversi fronti, pone una domanda: se vi possa trovare una comune motivazione che ne individui una correlazione.
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I MECCANISMI DI ATTACCO, meccanismi di attacco psicologici, mecanismos de ataques psicologicos

FRANCISCO MELE
10 marzo 2012

MECCANISMI DI ATTACCO E DI DIFESA IN PSICOLOGIA

L’ARSENALE BELLICO PERSONAL

Si sviluppano in queste pagine alcuni concetti che troveranno ampia trattazione in successivi capitoli, proseguimento di “Mio caro nemico – la guerra quotidiana in famiglia e nelle istituzioni” per un progetto sull’analisi dei conflitti interpersonali.
Perché si considerano i meccanismi di difesa e si dimenticano i meccanismi di attacco? Se qualcuno si difende, è perché qualcuno attacca.
I meccanismi di attacco e di difesa devono essere letti nell’ambito della teoria della polemologia interpersonale.

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