CRISI-ECONOMICA-LO PSICOANALISTA
NELLE-AZIENDE-PORTA-A-FRAGILITA-E-CROLLI-EMOTIVI

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MELE, ”SUICIDI SONO L’EFFETTO CONCRETO DELLA PERCEZIONE INIZIALE DELLA CRISI”
Roma, 22 mag. – (Adnkronos) – Suicidi da parte di imprenditori, dipendenti e operai sono l’effetto concreto della crisi economica, la cui percezione iniziale ora mostra ‘risultati tragicamente reali’. E’ Francisco Mele, psicoanalista e criminologo, a sottolineare all’ADNKRONOS questo aspetto grave e rilevante della crisi economica, ricordando che gia’ nell’ottobre scorso aveva accennato al fatto che la crisi avrebbe portato ad un aumento della violenza: sia in famiglia, con l’uccisione di mogli e figli, sia tra imprenditori o manager a seguito del crollo delle borse o del fallimento delle proprie attivita’, e anche tra operai e dipendenti di aziende costretti in cassa integrazione o licenziati.
“Quella che era una percezione astratta della crisi economica – spiega Mele – ora e’ realta’: la si tocca con mano, ed in particolare nelle piccole aziende i cui proprietari si sentono responsabili in prima persona e considerano l’azienda e i propri dipendenti in modo analogo ad una famiglia in cui tutti collaborano per il bene comune. E’ un rapporto particolare, che coinvolge la persona – continua lo psicoanalista – L’azienda da chi vi lavora e’ vissuta come una famiglia; questo aspetto, mentre arricchisce il lavoro dandogli un volto umano, in un momento di crisi economica come l’attuale può portare ad una fragilità in quanti sentono il peso delle responsabilità, in quanto provoca un forte crollo emotivo da parte di chi vive tali rapporti – continua Mele – perche’ un progetto di vita viene meno, si sfalda. Anche la proiezione di un presente difficile verso un futuro di ricostruzione viene a mancare: ecco allora il gesto estremo, la paura della mancanza di futuro che porta al suicidio”.
Secondo Francisco Mele, con l’aggravarsi della crisi economica aumenteranno i suicidi per cause di lavoro, come anche gli omicidi e le violenze in famiglia: “Se non si danno delle certezze, delle sicurezze, ciò ne sarà purtroppo la conseguenza. La paura del futuro e’ pericolosa, porta a gesti estremi perche’ rende vulnerabile l’identita’ delle persona. L’identita’ di un titolare dell’azienda, vissuta come una coi-dentita’ tra l’azienda e lui stesso sul piano delle responsabilità e delle decisioni, puo’ causare crolli di personalita’, paure difficili da affrontare e superare, tanto che l’unica soluzione che si prospetta alla persona provata da tale situazione e’ il suicidio”. (segue)

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