LA CRISI PUO’ UCCIDERE

FINANZA: RISPARMIATORI NEL BARATRO, LA CRISI PUO’ UCCIDERE (2)
LO PSICANALISTA MELE, CROLLANO GLI IDOLI E L’ANGOSCIA PUO’ FINIRE IN TRAGEDIA
(Adnkronos)

19-10-2008
– Un suicidio quello di Renato, avvenuto mentre i tg si aprivano con la notizia del balzo record a Piazza Affari. Ha voluto porre fine alle proprie sofferenze. “Nonostante i buoni risultati – ha raccontato Roberto G., un nipote della vittima – aveva la fisima che la sua ditta andasse male”. E così ha raggiunto il balcone del proprio appartamento in corso Racconigi, è salito sull’impalcatura montata dagli operai che stavano ristrutturando lo stabile, e si è lanciato nel vuoto. Un volo di sei piani finito in una chiazza di sangue sul cortile di cemento. Una storia come tante, che trova come possibile spiegazione il crollo improvviso di punti di riferimento.
“In questa crisi economica – spiega all’ADNKRONOS lo psicanalista e criminologo Francisco Mele, che dirige il Settore Terapia Familiare del CeIS ed è docente di Sociologia della Famiglia e di Pedagogia della devianza e dell’emarginazione minorile presso l’Istituto ‘Progetto Uomo’ – c’è una caduta di certi idoli, e l’uomo non è più attrezzato a superare gli ostacoli posti dall’esistenza”.
Per Mele, che nella sua carriera ha lavorato in Argentina in ospedali psichiatrici e istituzioni minorili, “da alcuni anni stiamo vivendo una guerra economica forte. Si cerca continuamente di dare una faccia al nemico, un nemico non individuabile, così anche la moglie, il figlio possono diventare nemici. Oppure si sceglie il suicidio come ultima carta contro l’incertezza”. (segue)

rassegna stampa – Senato della Repubblica

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