IL GIOCO (IMMORALE) DELLO STUPRO

Internet: lo psicologo, gioco mostra mancanza legge morale e figura paterna

07/05/2009
VINCE CHI STUPRA DI PIù
Roma, 7 mag. – (Adnkronos) – Il videogame dove vince chi stupra di piu’ e’ la dimostrazione della mancanza di legge morale, di etica da parte di chi sente il bisogno di realizzare un desiderio perverso nella realta’ virtuale. E’ Francisco Mele, psicoanalista e criminologo, a sottolineare all’ADNKRONOS questo carattere perverso del videogioco giapponese che imperversa in Internet. Mele, coautore del libro ‘Il disincanto – Le patologie dell’abbondanza in una comunita’ terapeutica di doppia diagnosi’ (Armando Editore), evidenzia inoltre il problema “su come e se la legge puo’ avere un effetto in campo virtuale”. “Coloro che nel mondo virtuale si applicano a questo gioco hanno il forte desiderio di prendere una vittima innocente per violentarla, per giunta minorenne. E’ un gioco immorale sotto molteplici aspetti – sottolinea Mele -: la violenza e poi l’aborto, se la vittima rimane incinta. La scena del videogioco sembra quella di una guerra dove gli uomini sono rimasti tutti uccisi e ci sono solo donne e bambini che subiscono la violenza del nemico vincitore”. “I giocatori sono persone che nella realta’ hanno paura, si sentono piccoli e insignificanti – afferma Mele – mentre nel gioco riescono a sentirsi grandi, potenti una specie di dio al quale e’ permessa qualsiasi cosa, anche uccidere impunemente per cancellare ogni traccia o prova della violenza dato che e’ concesso, nel gioco, far abortire le donne violentate se rimaste incinte: cancellare ogni traccia del volto dell’altro. (cont)

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