DELITTI IN FAMIGLIA
incertezza economica alimenta la violenza domestica

MELE, PADRI SI SENTONO INADEGUATI AD AFFRONTARE UNA REALTA’ COMPLESSA

Roma, 18 set. – (Adnkronos) – “Ad alimentare le violenze in famiglia è il contesto di grande incertezza economica, l’ansia di un nuovo ’29 , che alimenta le paure interne facendo venire meno il ruolo tradizionale del genitore, specie del padre”. Lo ha dichiarato all’ADNKRONOS Francisco Mele, psicoterapeuta della famiglia e criminologo di grande fama ed esperienza, intervendo in particolare sul caso di oggi a Torino, in cui un uomo ha sparato alla moglie e tentato il suicidio dopo aver ucciso la figlia.
Secondo il professor Mele, il concetto di paternità, anche a fronte di certi fattori esterni come la crisi economica, sarebbe “in caduta libera”. I padri di oggi “si sentono inadeguati ad affrontare una realtà complessa come quella attuale – ha spiegato – anche perché i cosiddetti ‘ammortizzatori affettivi’ propri della famiglia allargata, tipica del passato, sono venuti meno”.
I padri insomma sarebbero “da soli”, unici “reponsabili di se stessi”. Di conseguenza, “se si ha successo, i padri sono i detentori del merito. Ma se la famiglia non riesce ad andare avanti a livello sociale – ha continuato Mele – il padre, da nocchiero qual è, affonda nella propria barca”. (segue)

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